La penisola italiana, è risaputo, contiene delle rarità sia dal punto di vista artistico che culturale; tanto da essere ormai considerata culla di tantissimi siti riconosciuti come Patrimonio UNESCO, si tratta complessivamente di una collezione di inestimabile valore, ammirata ogni anno da milioni di turisti e non.
Tutto il Paese da nord a sud, è ricco di particolarità uniche; la Lombardia per esempio, è una regione vasta, sede di almeno dieci tra i siti storici più famosi al mondo.
Lo splendore della Val Camonica e le sue incisioni rupestri, sono tra le cose che vale la pena vedere almeno una volta nella vita, si tratta del primo vero e proprio riconoscimento italiano da parte dell’UNESCO.
La valle è immensa, si estende in tutto il suo verde, formando uno spettacolo naturale, confina con più territori per quanto è ampia; qui, più precisamente in provincia di Brescia, sono stati rinvenuti dei graffiti appartenenti all’incirca al primo millennio, le figure rappresentate sono molte e differenti per forme e colori, hanno resistito al passare del tempo, sopravvivendo per raccontare una traccia di storia, che altrimenti sarebbe stata sconosciuta.
Per i veri appassionati di arte e non solo, un altro sito UNESCO da considerare, è la chiesa di Santa Maria delle Grazie, la sua posizione precisa è nella città di Milano; fu realizzata nel lontano 1400, maestosa nella sua struttura e di grande bellezza, il punto di forza è costituito dalle imponenti navate, in generale vi presiede un’atmosfera di penombra per garantire un effetto visivo mozzafiato, al suo interno sono presenti degli affreschi di un valore esponenziale che arricchiscono ulteriormente le diverse cappelle in onore dei santi, distribuite nell’intera basilica.
La chiesa è dotata di un refettorio, all’interno del quale risiede sospeso un capolavoro, che fa parte a sua volta delle meraviglie riconosciute dall’UNESCO, si tratta dell’opera pittorica del Cenacolo, realizzata dal celebre Leonardo da Vinci direttamente su parete intonacata, un mito senza tempo, per il quale non vi è prezzo, poter ammirare tale splendore è un autentico privilegio; i colori si fondono tra loro, mettendo in risalto i dettagli delle singole figure rappresentate in un momento unico come l’ultima cena, anche grazie a un gioco di luci particolare, di conseguenza genera un alto impatto emotivo su chi si trova a osservare l’opera.
Un altro luogo, base di ritrovamenti preistorici, che rientra nel Patrimonio UNESCO, è Monte San Giorgio; la zona consiste in un gruppo di rocce mesozoiche, dove sono emersi nel tempo scheletri fossili di rettili, che sono molto di più, perché rappresentano testimonianze di specie animali di una certa rarità, oggi queste meraviglie sono conservate nei musei di paleontologia situati tra Milano e Zurigo.
Il Villaggio operaio di Crespi d’Adda invece, in provincia di Bergamo, prende il nome dal suo costruttore, è stato riconosciuto come Patrimonio UNESCO più recentemente, ovvero nel 1995, si tratta perciò di un altro sito lombardo di rilevante importanza; la fama deriva dalla lavorazione del cotone che veniva svolta all’interno di questo villaggio, operaio a tutti gli effetti, fu creato intorno alla prima metà del 1800 e si è conservato talmente bene nell’intera struttura, da meritare un posto di tutto rispetto nella lunga lista dei siti più belli in Italia.
Come se non bastasse, anche la Lombardia vanta un parco archeologico tutto suo, quello di Brescia romana, nei pressi del colle Cidneo, il percorso è organizzato per permettere di godere della vista di resti monumentali della Brixia di età romana.
Il sito rientra nella lista del Patrimonio mondiale nel sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere”, e visitarlo nel suo insieme, costituisce un’esperienza molto interessante.